Nel mio romanzo "Mody e l’amore", racconto la storia di una ragazza alle prese con una delle domande più universali e spinose di sempre: “Cos’è l’amore?”. Una domanda che non nasce per caso, ma dal vuoto lasciato da un padre scomparso e da una madre spesso assente. Un vuoto che Mody prova a riempire con i libri, i ricordi, le presenze luminose che popolano la biblioteca di casa… e con le emozioni nuove e inaspettate che prova per Bimala, la sua compagna di classe.
Dietro questa ricerca ostinata si nasconde una realtà emotiva complessa, che parla della confusione interiore e delle conseguenze psicologiche che una delusione d’amore – o anche solo il non riuscire a capire cosa sia l’amore – può avere durante l’adolescenza.
Quando l’amore è un enigma
Mody è in bilico. La sua è una fase della vita in cui le emozioni esplodono, la realtà si colora di sfumature nuove e spesso contraddittorie, e il bisogno di sentirsi amati si fa urgenza. Eppure, quando l’amore manca – o è percepito come distante, non ricambiato, confuso – può generare smarrimento, rabbia, senso di inadeguatezza.
Nel caso di Mody, l’assenza affettiva della madre si traduce in un vero e proprio cortocircuito emotivo. Cerca risposte nei romanzi della madre scrittrice, dialoga con i suoi personaggi, ma ciò che davvero desidera è un confronto autentico, umano, con chi dovrebbe insegnarle a dare un nome ai sentimenti.
Questa frustrazione, questa attesa silenziosa che spesso accompagna le prime delusioni d’amore, può lasciare segni profondi. Non solo per ciò che si è perso, ma per ciò che non si è capito.
Le ferite invisibili dell’amore
Le prime esperienze affettive possono lasciare dietro di sé una scia di dubbi sull’identità, sull’autostima, sulla possibilità stessa di essere amati. Nei ragazzi, una delusione d’amore può portare:
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A una chiusura emotiva, come forma di difesa da ulteriori sofferenze;
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A una confusione identitaria, soprattutto quando il sentimento provato è nuovo e non rientra nelle categorie note (come accade a Mody con Bimala);
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A una sfiducia negli adulti, se percepiti come incapaci di accogliere, ascoltare, spiegare.
Tuttavia, se accompagnata e compresa, anche una delusione può trasformarsi in occasione di crescita.
L’importanza del confronto e della narrazione
Mody, nel suo percorso, è costretta a un atto di coraggio: affrontare la madre, non solo come genitore, ma come persona portatrice di una sua visione dell’amore. È un gesto che rappresenta molto: la volontà di uscire dal silenzio, di nominare il dolore, di rimettere insieme i pezzi attraverso le storie.
Questo è anche il potere della letteratura, soprattutto quella rivolta ai ragazzi: offrire uno spazio sicuro in cui riconoscersi, riflettere, immaginare una via di uscita o anche solo sentirsi meno soli.
Crescere significa anche imparare a perdere
In Mody e l’amore, ho voluto raccontare una storia tenera e delicata, ma capace di toccare corde profonde. Perché crescere significa anche questo: confrontarsi con le assenze, con i sentimenti che non riusciamo a definire, con le risposte che tardano ad arrivare. E se è vero che le delusioni d’amore possono ferire, è altrettanto vero che possono diventare passaggi fondamentali nella costruzione di sé.
Spero che i giovani lettori possano riconoscersi almeno un po’ in Mody, nei suoi dubbi, nei suoi errori, nella sua sete d’amore. E che gli adulti, leggendo con loro o per loro, possano riscoprire l’importanza di esserci davvero, con parole oneste e orecchie attente.