Essere genitori è un’esperienza profonda e trasformativa, ma anche complessa e
talvolta disorientante. Il parenting
è l’arte — e il lavoro quotidiano — di accompagnare i figli nella crescita,
mettendo in campo cure, scelte, parole, ascolto. Non esiste un manuale universale per farlo “nel modo giusto”, ma esiste la possibilità di imparare, aggiustare il tiro, sentirsi meno
soli.
Nel mio lavoro come psicologo scolastico, incontro spesso mamme e papà che arrivano carichi di domande: “Sto facendo bene?”, “Perché mio figlio si comporta così?”, “Come posso aiutarlo senza sentirmi sempre
in colpa o inadeguata?”.
Insieme lavoriamo per trovare risposte che non siano solo “giuste”, ma anche
sostenibili, rispettose della storia di ciascuno. Possiamo affrontare insieme piccole o grandi difficoltà: crisi nei primi anni (come il sonno, l’alimentazione, i capricci, difficoltà di
inserimento a scuola), fatiche scolastiche, conflitti con gli adolescenti, cambiamenti familiari, momenti in cui sembra di non riconoscere più il proprio ruolo.
Chiedere un sostegno psicologico non significa essere in difficoltà, ma avere il coraggio e la lucidità di voler crescere
come genitori, con consapevolezza e cura.