L'approccio Sistemico Relazionale

Un approccio centrato sulla relazione

La psicoterapia ad indirizzo sistemico-relazionale si basa su una visione dell’individuo come parte di un sistema più ampio, fatto di relazioni significative, come quelle familiari, affettive e sociali. Non guarda solo alla persona “singolarmente”, ma considera il modo in cui essa si muove e si costruisce all'interno delle dinamiche relazionali in cui è inserita.

Presupposti teorici
Questo approccio nasce negli anni '50 e '60, con le teorie della comunicazione e della cibernetica, sviluppandosi inizialmente nel contesto della terapia familiare. La base teorica principale è il concetto di sistema: ogni famiglia o gruppo è un sistema interconnesso, dove ogni cambiamento in una parte produce effetti sull’intero insieme. All'interno di questo quadro, i sintomi psicologici non sono visti solo come segnali individuali, ma anche come espressione di un equilibrio relazionale che, in qualche modo, si è alterato.

Metodi e modalità di intervento
Il terapeuta sistemico-relazionale lavora esplorando i modelli comunicativi e le dinamiche ricorrenti che si instaurano nei rapporti significativi. L’obiettivo non è semplicemente “curare” il sintomo, ma comprendere il significato che esso assume all’interno del contesto relazionale e favorire un cambiamento nei modelli interattivi che contribuiscono al disagio.

Il lavoro può essere svolto con individui, coppie, famiglie o gruppi, e spesso coinvolge l’uso di strumenti narrativi, l’analisi dei miti familiari, delle alleanze e dei ruoli impliciti, con l’intento di promuovere nuove possibilità di relazione e di visione di sé.