Burocrafollia


Questi uomini e queste donne

che a Palermo fanno

si vivono una esistenza interstiziale

si ritagliano spazi di movimento

entro un novero di norme

che qui,

come altrove nello stivale,

hanno più scopo di limite

che di regola.

Tra queste strade note

la burocrazia si fa follia

senza essere sostegno alla creatività

schiacciata com’è

da un carico di paura,

fardello tipico del funzionario

anche lui vittima (?)

L’innovazione mette in crisi le regole

le oltrepassa per istinto,

abituata a immaginare scenari diversi,

alternativi,

imprevedibili.

La burocrafollia è,

per statuto,

allergica al cambiamento

e sgomenta ammutolisce

dinanzi a richieste insolite.

Unica reazione del burocrafolle

è l’aggressività,

azione utile solo

a coprire i suoi limiti ristretti,

l’incapacità di adattamento,

il rispetto pedante delle norme stantie.

Ma nelle storie aggrovigliate

la malavita ci va a nozze,

perché le fessure frequenti,

in queste matasse di fogli da compilare,

sono nascondigli utili al malaffare.

Lo sviluppo,

che si sappia,

è figlio unico della semplicità.