Lo sguardo e le voci

Come è nato il libro

Una lunga collaborazione con Serena Pedi nella realizzazione di percorsi formativi destinati, come previsto dalla legislazione, ai ragazzi inseriti in percorsi di servizio civile, mi ha permesso di raccogliere materiali utili per riflettere su cosa significhi fare formazione in questo ambito e con i giovani. Questo materiale abbiamo deciso di condividerlo con chi lavorava nel settore e con Serena abbiamo deciso di offrire, insieme al nostro punto di vista sulla questione, anche la voce dei protagonisti troppo spesso dimenticati. Tutte le loro storie ci sono rimaste dentro lasciando anche un segno emotivo. Di questo abbiamo voluto rendere conto di questo scritto che ci pare, ancora adesso, piuttosto interessante.

 


I contenuti del libro

Lo sguardo e le voci è un testo che si offre alla lettura su più livelli. E’ utile per coloro i quali si avvicinano per la prima volta al mondo del Servizio Civile, in quanto permette di trovare chiarimenti sui principi ispiratori del fenomeno e sulle sue caratteristiche organizzative. E’ un testo utile anche per gli addetti ai lavori, i quali possono rintracciare contestualmente spunti di riflessione sulla propria pratica professionale e indicazioni utili per la gestione dei processi di formazione specifica a favore dei volontari. In questo senso si collocano la seconda parte del libro, dedicata alla descrizione dettagliata dei metodi adottati dagli autori nell’ambito della formazione specifica del volontario in Servizio Civile, e la quarta parte, vero e proprio “manualetto” interamente dedicato al tema dello sviluppo, per l’Operatore Locale di Progetto, delle competenze di gestione del volontario in Servizio Civile.

Lo sguardo e le voci è anche un testo che raccoglie le testimonianze dirette dei volontari, i quali, mediante l’ausilio di strumenti narrativi, hanno raccontato la loro personale esperienza di solidarietà evidenziandone difficoltà e conquiste.

 

La riflessione sul modo di avvicinarsi al Servizio Civile Volontario, da parte dei giovani, è stata anche l’occasione per osservare da vicino le caratteristiche del mondo giovanile soprattutto nel suo rapporto, non sempre sereno, con il mondo del lavoro. 

Che cos'è il servizio civile

Il Servizio Civile Nazionale opera nel rispetto dei principi della solidarietà, della partecipazione, dell’inclusione e dell’ utilità sociale nei servizi resi, anche a vantaggio di un potenziamento dell’occupazione giovanile. Le aree di intervento del Servizio Civile Nazionale sono riconducibili ai settori di:

Finalità

La legge 64/01, con cui è stato istituito il Servizio Civile Nazionale prevede all’art.1 il raggiungimento delle seguenti finalità:

  • concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari;
  • favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale;
  • promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli;
  • partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, storico-artistico, culturale e della protezione civile;
  • contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all'estero.

La legge ha visto convivere, in una prima fase, due forme di Servizio civile: obbligatorio, per gli obiettori di coscienza e, su adesione volontaria, per le giovani donne secondo alcuni requisiti previsti dalla normativa.

La sospensione della leva obbligatoria, prevista dalla legge 226/2004, ha decretato nel 2005 la seconda fase di applicazione della norma; la partecipazione al Servizio civile nazionale è rivolta ai giovani di entrambi i sessi ed esclusivamente tramite adesione volontaria.